Il corso dura 8 settimane ed è richiesto di partecipare a tutti gli incontri.
Se un o una partecipante prevede di perdere un incontro (ma non più di uno) lo può recuperare in una sessione individuale che verrà accordata con gli istruttori.
Il tema dell’attenzione regna sovrana in tutte le sessioni ma i come e i perché cambiano di settimana in settimana.
Il programma MBSR è pensato per aiutarci a sviluppare una osservazione di noi stessi più sottile e costante, lavoriamo così utilizzando semplici esercizi formali e informali.
Gli esercizi sono semplici sì ma non facili. È anche per questo che l’MBSR non è un corso per imparare a rilassarsi. Il rilassamento è sicuramente uno stato nel quale potremmo trovarci e idealmente, dal quale si partirà. Però si va oltre. Ed è per questo che ai partecipanti è richiesto già dall’inizio dedizione costante e paziente.
Da un punto di vista quantitativo la dedizione si traduce in 30/45 minuti di meditazione giornaliera (pratica formale) più alcuni momenti nell’arco della giornata (circa 15 minuti) (pratica informale).
Da un punto di vista qualitativo si propone un curioso ascolto di noi stessi e del nostro corpo ma che richiede ancora una volta attenzione.
Come sappiamo stare attenti non è una attività che potremmo definire ludica. Ecco di nuovo l’appello ad impegnarsi con pazienza.
L’altro ovvio impegno, come detto all’inizio à quello di partecipare agli incontri settimanali (2 ore circa per sessione) più un ritiro della durata di 7 ore tra il 6º e il 7º incontro (opzionale, anche se vivamente raccomandato).
Esiste infine un ultimo aspetto nel quale dovremmo mettere tutta la nostra dedizione ed impegno e che forse rappresenta l’aspetto più difficile da digerire.
Tutti arriviamo all’MBSR con sete di raggiungere certi obiettivi, ridurre la sensazione del dolore, trovare un po’ di pace, imparare questo o quello, o persino conoscere noi stessi…
Sono obiettivi, qualcuno a lungo termine, qualche altro più modesto ma sempre molto importante nel momento di vita in cui ci troviamo. L’essere umano si nutre di obiettivi, esistono teorie a sfondo psicologico (per non parlare delle pratiche parapsicologiche) che precisamente ci aiutano a scoprire che cosa vogliamo dalla vita o cosa fare nella vita (l’obiettivo degli obiettivi) o ci aiutano a raggiungere un traguardo più specifico e concreto, identificando i passi a seguire, la loro sequenza, ottimizzandoli.
La Mindfulness non lavora su obiettivi, né generici né di tipo S.M.A.R.T.
Non si tratta di negarli né di censurarli i nostri sogni, desideri obiettivi.
Tutti li abbiamo e giustamente vogliamo e dobbiamo vivere di essi. Tuttavia, durante il programma MBSR ai partecipanti si chiede di assumere un atteggiamento di equanimità, semplicemente facciamo gli esercizi proposti, quotidianamente. In pratica, cerchiamo, per quanto possibile, di mettere da parte qualunque obiettivo. Giudizio e obiettivo sono l’espressione dello stesso processo, un processo che non è Mindfulness e che impedisce qualunque possibilità di vivere una esperienza Mindfulness o di consapevolezza.
Per tutti noi è difficile ingoiare questo rospo ma il prendersi carico di questa responsabilità è un passaggio importante che dovrebbe essere chiaro fin dall’inizio.
Curiosamente i risultati poi naturalmente emergono, ma non come espressione della nostra azione/decisione ma come risultato di una non-azione/non-scelta, e la scienza degli ultimi 40 anni ha notato questo curioso fenomeno, così come ho brevemente riassunto in un altro articolo (ricordiamo che il programma MBSR fu introdotto nel lontano 1979 nell’Hospital Clinic del Massachusetts per alleviare le sofferenze di pazienti con malattie e dolori cronici, quindi con un obiettivo ben definito)
Questo limita fortemente un intervento Mindfulness in quei contesti che sono fortemente orientati verso una filosofia basta sul high-performance, tuttavia anche lì noi crediamo è possibile intervenire in qualche modo ma di questo se ne parlerà in altro articolo.
…You don’t have to like it; you just have to do it. When the eight weeks are over, then you can tell us whether it was of any use or not.
Jon Kabat-Zinn (Creatore del programma MBSR)
Da vivere momento per momento