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Ti preghiamo di leggere attentamente le domande e riposte ma se c’è un’altra domanda che hai in mente, contattaci per favore.

Che cosa è la Mindfulness?

Mindfulness è essere presenti. Mindfulness è percezione di esistere.
Si tratta di una percezione che non è solo mentale, non solo fisica ma entrambi e, probabilmente, più di tutto questo.

In generale abbiamo l’impressione di essere presenti, in realtà stiamo pensando di essere presenti. Non è la stessa cosa. Con questo non vogliamo dire che sia una questione di non pensare.
E ‘impossibile non pensare. Pensare è un processo completamente naturale e fisiologico di un organo, il cervello.

Essere presenti è qualcosa di diverso che coinvolge un’esperienza più ampia del solo processo mentale.

Perché dovrebbe interessarmi?

In realtà l’atto di vivere uno stato di presenza in sé non è qualcosa di “accattivante”, è un processo assolutamente senza alcun interesse o obiettivo.
Ciò che fa della Mindfulness qualcosa di grande interesse sono gli effetti collaterali del processo.
Vivere l’attimo presente provoca una sensazione di leggerezza e di pace che ci coinvolge e ci affascina, sebbene possa durare poco o pochissimo, un attimo, l’attimo presente.

Inoltre da circa 40 anni fa la scienza esplora questi effetti collaterali e i risultati finora raccolti dimostrano che la qualità della vita di coloro che praticano la Mindfulness e pratiche simili, migliora. Di questo se ne parlerà in (almeno) un articolo dedicato.

Come funziona?

Quello che possiamo dire è come non funziona, perché l’esperienza è assolutamente unica anche se tutti iniziamo allo stesso modo, abbiamo un corpo con i cinque sensi più una mente che pensa. Ed è da lì che partiamo.

In qualche modo iniziamo addestrando la mente a riconoscere o “sentire” il corpo nella sua totalità, più in là utilizzando lo stesso meccanismo nella quotidianità.

Il nostro lavoro è di stare allerta, per questo la Mindfulness è senz’altro definibile come un lavoro di attenzione consapevole.

Si utilizza una tecnica o un insieme di tecniche?

Potremmo dire sì, un insieme di tecniche, perché iniziamo con passaggi ripetitivi, un protocollo. Ma in realtà la Mindfulness non è un insieme di tecniche, perché ciò che facciamo si ripete ma l’esperienza che vissuta è sempre o spesso diversa. Forse sarebbe meglio definirla un modo di vivere.

Da dove viene?

La consapevolezza è una parola inventata da T. W. Rhys Davids per tradurre le parola buddista SATI.

Molti esercizi e concetti Mindfulness provengono dalla tradizione buddista, ma la Mindfulness non è una pratica religiosa, è laica e può essere utilizzata da persone di qualsiasi credo religioso, politico o culturale. Una possibile analogia è che Mindfulness sta alla tecnologia come il buddismo sta alla fisica.

Quali sono i valori della Mindfulness?

La Mindfulness si basa sull’unico valore della equanimità. Durante i corsi di Mindfulness non si pretende dare alcuna indicazione su come comportarsi, se lo stiamo facendo bene o male, se dovremmo fare questo o quello, se questo è migliore dell’altro.

La Mindfulness é astensione del giudizio, come si potrebbe allora proporre dei valori da seguire o dal quale allontanarci?

In altre parole, ciascuno di noi ha dei valori sui quali poggia la propria esistenza, essi sono benvenuti e strutturano le nostre esperienze. La Mindfulness è semplicemente osservazione di tutto ciò.

Da dove comincio?

Cerca un posticino, non è necessario che sia bello o suggestivo. E’ importante avere 15 minuti tutti per te ed il tuo esperimento. Spegni il telefono.

Il posto può essere rumoroso? Senza dubbio. La cosa importante è che tu possa stare con te stesso e con quel qualcosa che è in te e si vuole esprimere.

Cominciamo così.

Respiriamo naturalmente. Osserviamo il nostro respiro e il corpo come un tutto che respira.

Se si vuole si può anche lavorare con più persone.

Quanto tempo devo praticare la Mindfulness prima che succeda qualcosa?

Nessuno lo sa. Potrebbero essere 3 secondi, 3 minuti, 3 ore, giorni, settimane, mesi, anni.
Per questo, dimentichiamoci di quello che deve o non deve succedere. Semplicemente facciamolo.

Posso curare una malattia o un disturbo praticando la Mindfulness?

La Mindfulness non è stata pensata per curare le malattie, ma per generare livelli di benessere indipendentemente dalle nostre condizioni fisiche, psicologiche o sociali.

E’ importante sottolineare che la Mindfulness non è neanche pensata per curare disturbi di tipo psicologico. La psicologia si interessa di ciò.

Ciò detto, è vero che negli ultimi quarant’anni i citati esperimenti scientifici hanno dimostrato che la meditazione può migliorare la reattività e la forma di percepire dell’individuo, generando una sensazione di riduzione del dolore, accellerando alcuni processi di recupero, abbattendo fenonemi di ansietà e depressione, aumentando la resiliencia etc.

Per esempio un trattamento psicoterapeutico sarà sicuramente consolidato se il paziente coltiva attivamente un lavoro di consapevolezza tipico della Mindfulness (si veda MBCT).

Il primo e più famoso programma Mindfulness, l’MBSR (di cui si è ormai largamente testata l’efficacia su 24000 casi) fu creato per ridurre lo stress in soggetti affetti da dolori o malattie croniche e per questo sottoposti ad uno stress altissimo.  

Ma è importante ricordare che la consapevolezza o la Mindfulness in generale, non sono psicoterapia.

Posso farlo da solo e magari con una app di quelle che si installano su smart phones?

Sì. E’ possibile, tuttavia l’esperienza insegna che la pratica personale è infinitamente più efficace se fatta in gruppo, perché il lavorare in gruppo generalmente favorisce la continuità e le persone si aiutano tra di loro condividendo importanti esperienze e consolidando la propria.

La Mindfulness è una pratica dualista?

Sì, è anche dualista. Si tratta di un ponte tra la realtà concepita secondo una modalità duale e un’altra non duale e, come un ponte, si appoggia su entrambi terreni.

Hai un’altra domanda? Contattaci, ti risponderemo con piacere.

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